
“La vita è in una zona intermedia tra ordine e disordine. Bisogna stare sulla cresta dell’onda: a monte dell’onda c’è una grande stasi, a valle dell’onda c’è grande caos; sulla cresta dell’onda c’è il punto di massima energia. E’ li infatti che si mettono i surfisti. Ecco cosa bisogna fare: stare sulla cresta dell’onda.” – A. De Toni
Il coaching per l’evoluzione della leardership può svolgere un ruolo cruciale nel supportare lo sviluppo manageriale per affrontare complessità e incertezza, andando oltre l’allenamento delle tradizionali abilità manageriali.
Il contesto complesso e caotico sollecita, senza sosta, individui e organizzazioni a rispondere alle sfide con agilità e adattabilità. Richiede di allenare con costanza una nutrita serie di capacità cognitive, emotive, relazionali, realizzative ed esistenziali che aiutano a navigare nei cambiamenti e a surfare sulle onde delle trasformazioni. Tra queste, ad esempio, troviamo la capacità di vedere correlazioni e interazioni tra fenomeni, andando oltre la logica lineare; pensare in prospettiva, prendere decisioni coraggiose, immaginare in anticipo gli affetti delle proprie azioni; collaborare nelle reti di relazioni, agevolando connessioni e sentendosi parte di un ecosistema; agire con proattività anziché limitarsi a reagire.
Potremmo parlare di una molteplicità di intelligenze, di un insieme virtuoso di competenze che occorre mettere a sistema. E tra queste, anche l’intelligenza esistenziale che ci riconnette con la nostra vocazione, il nostro purpose e ciò che siamo chiamati ad essere.
Lo sviluppo di queste capacità è strettamente correlato ad un altro must dell’evoluzione, la learning agility, che si può spiegare come l’ apprendere nuove competenze mediante l’esperienza, grazie alla flessibilità e apertura al cambiamento, traendo insegnamento anche da successi e fallimenti.
Come può il coaching accompagnare i manager nell’ evoluzione personale e di ruolo in tali contesti?
Il coaching, attraverso domande specifiche, stimoli per la riflessione guidata, simulazioni e sfide può aiutare i manager a sviluppare fiducia nel prendere decisioni, tollerare l’incertezza, sviluppare resilienza e antifragilità, agilità e accountability. Può allenare il pensiero critico, la flessibilità cognitiva, il problem solving creativo; la cultura della collaborazione e dell’intelligenza collettiva.
Autore: Irene Bursese©
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